Cronaca di una visita storico-artistica nel Centro Storico

Grazie alle norme meno rigide sul contenimento della pandemia da covid, gli alunni della scuola media Padre Matteo Ricci di Montecosaro sono tornati finalmente ad animare le vie del centro storico, dove in altri tempi erano soliti recarsi a più riprese, per visitare i principali monumenti artistici e i migliori luoghi dal punto di vista paesaggistico. Venerdì scorso è stata la classe 2 D, guidata dai docenti Marco Iommi, Maria Santo e Maria Palma Giustozzi, a inaugurare questa nuova fase della vita scolastica. Una visita di due ore, ricca di attività, di spunti e di suggestioni.

La prima sosta è stata fatta nell’ottocentesco teatro delle Logge di Montecosaro, recentemente co-intitolato alla concittadina Anita Cerquetti, nota cantante lirica degli anni Cinquanta. Gli alunni hanno potuto vedere le tre fasi costruttive del teatro, dalla più antica alla più moderna: quella lignea, con decorazioni a tralci di vite sullo sfondo rosso pompeiano, quella muraria che la sovrasta e gli arricchimenti delle  decorazioni a stucco da cui risulta il teatro “sobrio ma elegante” che tanto piaceva al sindaco Garulli nel primo Ottocento. È seguita una parte laboratoriale in cui gli alunni stessi, già edotti su alcuni termini tecnici del teatro, seppur con un certo timore, hanno interpretato sul palcoscenico brevi dialoghi scritti per l’occasione e preparati nel laboratorio scolastico condotto da Marco Iommi.

La seconda sosta è stata nella chiesa sul retro piazza, chiamata, in forma abbreviata, delle Anime. Una chiesa barocca, ricca di stucchi decorativi, immagini sacre e suppellettili, sede di storiche confraternite.

La terza tappa è stata la chiesa di S. Agostino che fa parte del Cam, Complesso Agostiniano di Montecosaro, ora sede comunale. Un insediamento esistente già nel secolo XIII, per quanto la chiesa attuale sia stata rifatta nel Cinquecento e nel Settecento. Lì i  ragazzi hanno avuto il privilegio di poter ascoltare il suono del prestigioso organo a canne costruito oltre due secoli fa dal veneto Gaetano Callido.

L’ultima sosta è stata fatta nella collegiata di San Lorenzo per vedere il crocifisso pre-giottesco che vi è conservato, il dipinto antico della Madonna del Latte e le raffigurazioni della vita del santo patrono dipinte dal pollentino Vincenzo Monti. Un percorso apprezzato dagli alunni e anche dai montecosaresi soliti a sostare in piazza. Proprio uno di loro, incontrandomi il giorno seguente, mi ha espresso la sua gioia nel vedere le scolaresche colorate e vocianti in giro per il paese (ovviamente lo ha fatto in uno strettissimo dialetto locale, sempre piacevole da ascoltare).

Montecosaro ci tiene a conservare i suoi beni culturali,  pertanto quasi tutti i luoghi da visitare sono chiusi per motivi di sicurezza. Le visite andrebbero prenotate ma noi abbiamo goduto della collaborazione di Paolo Scipioni, Marcello Giusepponi, Fabrizio Quattrini e Mauro Giorgini, amici da  ringraziare per la  disponibilità mostrata. Gli insegnanti, per le spiegazioni agli alunni, hanno utilizzato le schede storico-artistiche compilate dal Centro Studi Montecosaresi, associazione attivissima in paese e non nuova a forme di collaborazione con la scuola.

Marco Iommi

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