Vecchio Sistema Viario

Il sistema viario di Montecosaro non è variato significativamente nei secoli, specie per quanto riguarda le strade comunali, ma in proposito è utile fare qualche precisazione:

  • Si parla spesso di “Strada lauretana”, ma in effetti ce n’erano due; una partiva dal paese, toccava la chiesa dei SS. Simone e Giuda (di cui non resta traccia, posta sulla strada dell’Asola, presumibilmente all’incrocio con la strada per Morrovalle) e poi quella di S. Giacomo (demolita nel 1838, posta all’incrocio della strada dell’Asola con quella della Stringolata, attualmente via San Giacomo), scendeva verso l’Asola e quindi proseguiva per Montesanto (Potenza Picena); un’altra partiva dall’Annunziata, risaliva lungo il crinale la valle del Pontigliano fino alle Crocette, dove si innestava con la strada per Montelupone.
  • La “Strada del mulino” congiungeva il paese con il mulino dell’Annunziata; il tratto iniziale coincideva con l’attuale Via del Pietrone, una volta chiamata semplicemente “lu pretò” (attualmente con strada del mulino si intende quella che dal paese conduce all’ex-mulino Zazzini, centro dell’odierna frazione Mulino, nel trivio per Morrovalle e Civitanova Alta).
  • La “Strada per Montegranaro” seguiva il fosso Cantagallo (ora attraversa la ferrovia al passaggio a livello di contrada Selve), costeggiava l’”Abbadia” e poi proseguiva diritta verso il fiume Chienti, in direzione del colle Lumirano; lì doveva esserci un passaggio di fortuna o un guado, realizzato magari dai monaci di S. Maria di Chienti per raggiungere le loro terre al di là del fiume, nell’undicesimo secolo.
  • La “Via fermana” costeggiava il fosso Pontigliano e proseguiva grosso modo fino all’attuale ponte sul Chienti, costruito dove in precedenza c’era un guado ben attrezzato.

 

Tratto da “Montecosaro: topografia e toponimi antichi e moderni” di Carlo Castignani