Montecosaro, uno dei più bei Borghi Antichi, vanta la presenza di un pensionato scultore autodidatta, avente la passione e capacità elegante e raffinata nel far nascere (tirare fuori) da un ceppo di legno prevalentemente di tiglio o d’olivo, lavori di pregevole qualità che riproducono genuinamente non soltanto i volti dei Presidenti della nostra Repubblica, da Saragat, a Segni, a Pertini, ma anche opere religiose, crocefissi, volti di Madonne, il Cenacolo, le Stazioni della Via Crucis, viso di Papa Montini, di Giovanni Paolo Secondo e dell’attuale Papa Francesco.
Egli ha già realizzato, rigorosamente in scala, anche attrezzi e strumenti dell’allora civiltà contadina adoperati, per l’appunto, nell’immediato dopoguerra che, da lui imparati a memoria in ogni loro parte, con passione e calore ha ricostruito così quel lontano periodo vissuto in prima persona.
Il personaggio che stiamo mettendo in bella vista è l’ottantaquattrenne Saturnino Vallorani, persona innamorata di storia dell’arte, attenta e sensata che, pur non avendo fatto studi, sta portando avanti con sorprendente sentimento ciò che da giovane, per circostanze davvero difficili, non gli è stato acconsentito ad applicarsi e che, viceversa, ora sta portando avanti in questi ultimi quindici anni con grande emozione: un qualificato esempio per le generazioni montecosaresi.
Saturnino utilizza solo il legno perché lo ritiene e, forse, lo è, una delle materie prime più preziose ed eleganti grazie al suo calore naturale e al suo costante mutamento. Si possono apprezzare le sue venature perché il legno respira e vive, abbellendosi con il passare del tempo.
Il legno prescelto è fatto essiccare all’aria in modo naturale prima di essere scolpito. Sono usati, secondo il soggetto, legni morbidi come quello di cirmolo (della famiglia del pino) e il legno tiglio che sono teneri e legni duri come il legno rovere, di noce, di castano, ma è soprattutto con il legno d’olivo che Saturnino realizza opere particolarmente espressive e convincenti.
Saturnino è stato capace di realizzare straordinariamente le quindici Stazioni della Via Crucis che sono ben visibili nella storica Basilica di Santa Maria a piè di Chienti, ove è da ammirare con partecipazione emotiva anche la sua riproduzione della statua della Madonna della Santissima Annunziata. Trattandosi, per l’appunto, di Basilica millenaria tantissimi sono gli italiani e i turisti stranieri e non che fanno visita ammirando, nello stesso tempo, le opere in basso rilievo e in alto rilievo a tutto tondo del nostro Saturnino, scultore di opere in legno.
Giuseppe Perugini – Associazione culturale e ricreativa “Punto d’incontro” Rione Marche