In campo rosso, 5 monti di color verde, una croce di color oro sormonta il monte centrale. Due gigli bianchi con foglie spuntano dai due monti contigui a quello centrale.
Lo stemma, come per tutti i comuni d’Italia, è sormontato da una corona turrita di color argento e linee di muratura in nero. La corona ha forma di cerchio aperto da tre pusterle visibili, con due cordonature a muro sui margini sostenente una cinta aperta da 9 porte visibili. Ciascuna sormontata da una merlatura ghibellina.
Due fronde incoronano lo stemma: una di alloro e l’altra di quercia.
I colori giallo e rosso del gonfalone sono gli stessi del comune di Roma e vennero probabilmente fatti inserire dalla famiglia Cesarini, signori di Montecosaro.
Il numero dei colli, come pure il ramo di alloro e di quercia, sono comuni a tanti altri stemmi italiani ed hanno solo una funzione araldica. Essi non sono pertanto strettamente associabili alla toponomastica locale.
Se volessimo però immaginare quali potrebbero essere i monti, azzardiamo la seguente ipotesi:
1. Monte della Giustizia (mt. 271)
2. Monte S. Michele (mt. 251)
3. Monte S. Pietro (mt. 219)
Gli altri due colli potrebbero essere quelli presenti anticamente nel centro storico e divisi da un fossato, poi colmato per poter realizzare la piazza centrale.
4. Cassero (mt. 252)
5. Monte anticamente spianato e dove oggi si erge la chiesa Collegiata
Il più antico stemma in nostro possesso è quello riportato nel frontespizio degli statuti comunali del 1597.
Stemma del Comune di Montecosaro
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