Falegname: la parola stessa indica con precisione il significato della professione. Un tempo ce n’erano tanti nei nostri paesi. Come ogni artigiano dell’epoca, eseguivano il lavoro esclusivamente a mano. Nel caso specifico, gli strumenti più utilizzati erano la sega per tagliare e la pialla per levigare il legno. A Montecosaro, ne ricordo diversi: Ugo, Basso e Arnoldo Bassi, Angelo Rogani (Trambola), Adriano Piolo, Enzo Angeletti, Augusto Garbuglia, Benito Lelli, Gaetano Giusepponi, Giovanni Garbuglia (Zippo), Guglielmo Serafini (Ciaccalappe), Siro e Mario Capponi, Mario Marinelli, Fulvio e Roberto Gattari (Lo Carino).
In questa fotografia troviamo i fratelli Giuseppe e Amedeo Giusepponi nella loro falegnameria. Come vedete era una bella famiglia di artisti del legno, capace di realizzare i vari mobili per le case dei nostri genitori: la cucina, la saletta (tinello), la camera da letto…Naturalmente, quando non erano ancora nati i negozi d’arredamento e tanto meno i Supermercati. Già, i nostri cari vecchi tempi!
Paolo Marinozzi