Madia

La madia (mattera in dialetto montecosarese) è un mobile tradizionale, divenuto nel corso del tempo protagonista indiscusso del focolare domestico, le cui origini antiche risalgono addirittura al periodo romanico. Il termine “madia” deriva dal latino “magida” che significa “impastare, lavorare la farina”; questo particolare tipo di mobilio veniva, infatti, usato nelle cucine di un tempo per impastare il pane e poi conservarlo, assumendo per questo una forte valenza simbolica, come metafora di “vita e sopravvivenza”.

Tipicamente la madia presentava la forma di un cassone di legno, poggiato su quattro piedi, realizzato con linee semplici oppure elaborate, in base all’estrazione sociale della famiglia cui apparteneva. Inizialmente la parte superiore della madia, era costituita da un coperchio ribaltabile, e nel vano creato venivano conservati il pane e il lievito, successivamente le madie assunsero altre caratteristiche e furono dotate di sportelli e cassetti, assumendo il ruolo di “mobili contenitori”.

Fino agli anni 50’ – ’60 la madia fu un mobile quasi sempre presente nelle abitazioni dei nostri nonni, sia in quelle più lussuose sia nelle classiche case dei contadini, grazie alla sua bellezza e alla sua versatilità, in termini di utilità e arredamento. Adesso la madia non è più presente nell’immaginario collettivo come mobile principale del focolare domestico, ha perso per certi aspetti la sua importanza, ma in certi tipi di arredamento riveste ancora un posto notevole e un fascino senza tempo.

Tratto da vecchiesoffitte.it