Storia e memoria: lezione del noto scrittore Matteo Corradini agli alunni dell’I.C. S. Agostino

Il 30 e 31 marzo i ragazzi delle classi terze dell’I.C. S. Agostino hanno incontrato in una lezione-laboratorio il noto scrittore per ragazzi Matteo Corradini.

Tra i banchi della scuola e nel suggestivo Teatro delle Logge, hanno potuto condividere con lo scrittore i lavori, le riflessioni, le emozioni e le domande suscitate dalla lettura del libro “La repubblica delle farfalle – il romanzo dei ragazzi di Terezín” e interrogarsi insieme a lui sulla storia e sul senso che ha oggi il fare ed essere memoria.

Gli incontri si inseriscono nel progetto “Lettura al centro” che da diversi anni vede autori di calibro internazionale alternarsi sulle cattedre delle scuole secondarie dell’I.C.S.Agostino grazie all’organizzazione del team di docenti di lettere e al supporto del Comune di Montecosaro.

“Il progetto non prevede solo un ‘semplice incontro con gli autori’, ma un percorso di educazione e promozione della lettura che abbraccia molteplici aspetti: lettura ad alta voce in classe con precise strategie di comprensione profonda del testo e di analisi, biblioteca di classe e scambio per la lettura autonoma, partecipazione al premio Bancarellino, candidatura al Premio Strega Ragazze e ragazzi, lettura condivisa di libri, sono alcune delle pratiche messe in atto al fine di stimolare una competenza chiave per la vita che ormai è divenuta scelta strategica nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo Sant’Agostino di Civitanova Marche e Montecosaro.” Ci riferisce la referente del progetto prof.ssa Fiorenza Petrolati. “Il momento finale è solo quello culminante che suggella il tutto e consente ai ragazzi di stare a faccia a faccia sia con chi ha ideato e scelto quella storia, sia con chi ha fatto della scrittura il suo mestiere. Il progetto “Letture al Centro” continuerà e gli studenti avranno la possibilità di incontrare presto un altro autore di fama internazionale”

Grazie all’ebraista ed esperto di didattica della memoria e della Shoah Matteo Corradini i ragazzi hanno anche scoperto che si può leggere per stimolare ed educare alla memoria attiva. “La memoria è un po’ come un sasso nella scarpa” – ha risposto lo scrittore a una domanda importante posta da un alunno – “Ti deve dare fastidio a volte, pungolare, spingere a fare qualcosa, altrimenti non ha senso. Se non ci cambia, non serve a niente.”

Ha spiegato, quindi, come sia partito da una rigorosa e approfondita ricerca su documenti, foto, scritti di vario genere, oggetti, per ricostruire la storia dei ragazzi di Terezin che, scegliendo di vivere al di là e al di sopra dell’orrore del famoso ghetto, si dedicarono alla pubblicazione del giornale “Vedem” (“Avanguardia”, oggi conservato al Memorial di Terezin e allo Yad Vashem di Gerusalemme), salvando dall’oblio le vite di chi da Terezín finì nei campi di sterminio. Raccontare la loro fine ad Auschwitz per Corradini (che continua a fare ricerca soprattutto sulla Shoah dei ragazzi tra Terezin e la Amsterdam di Anne Frank), è stato doloroso, così come per gli studenti leggerla e conoscerla. Ma quello che ha preferito raccontare è stata la loro vita così originale prima dello sterminio, quando nel ghetto “la forma suprema di arte rimane la vita” come scrive un alunno in una poesia ispiratagli dalla lettura del libro. Tutti i personaggi del libro e della redazione di Vedem sono esistiti veramente e tutti, infatti, sono morti ad Auschwitz tranne uno.

“Avete scelto un libro complesso” ha detto sfidando i ragazzi sulla lettura: “un libro stratificato dove si mescolano – come hanno notato tutti gli alunni – la realtà della Storia, quella del ghetto, quella percepita dai ragazzi del ghetto e filtrata dai loro punti di vista, e quella, infine dei loro sogni.”

Tra l’altro l’autore, senza minimamente sminuire la serietà dell’argomento, ha stimolato con umorismo il ragionamento intorno ai meccanismi del razzismo e agli stereotipi che trasformano le parole “neutre” in offese quale avviene allo stesso modo da sempre, anche nelle storie che, in ordine di tempo, sono più lontane da noi.

Ci dicono gli studenti:

  • “Quando di mira viene presa la nostra identità, allora, possiamo imparare a difenderci, magari diventandone fieri”.
  • “Ogni anno parliamo della Shoah ma parlare con Matteo Corradini e leggere il suo libro ci ha fatto riflettere, ci è sembrato un tema più vicino e non solo una pagina di storia da studiare”.
  • “Leggere e fare laboratori così è più stimolante, non è un compito ma un piacere” ci dicono gli studenti.

Tra le varie pubblicazioni dello scrittore, ricordiamo i romanzi “La pioggia porterà le violette di maggio”, “Se la notte ha cuore”, “Irma Kohn è stata qui”, “Solo una parola”, “Fu stella”, la cura delle memorie di Virginia Gattegno, la cura dell’ultima edizione Rizzoli del “Diario” di Anne Frank, da ultimo, il manuale ad uso degli insegnanti “Tu sei memoria”; autore anche di reading e opere teatrali e laboratori che, attraverso la molteplicità delle forme espressive (letteratura, musica, teatro) hanno anche lo scopo di mantenere viva la memoria e, soprattutto, di intendere la stessa come guida delle nostre azioni quotidiane e spinta a un cambiamento concreto del comportamento e della realtà.

Dal 2010 è anche tra i curatori del Festival “Scrittori in città” di Cuneo. Per essere capace di coniugare così bene i vari linguaggi, la ricerca rigorosa e il talento del narratore, Matteo Corradini è stato anche insignito del prestigioso premio Andersen nel 2018 come “protagonista della cultura dell’infanzia”.

Conclude l’incontro l’assessore e vice sindaco di Montecosaro Lorella Cardinali “Una mattinata davvero interessante e costruttiva. È un piacere essere al fianco di una scuola così viva e propositiva, facendoci carico della parte più noiosa, quella burocratica! Complimenti alla Preside e a tutti gli insegnanti per l’organizzazione. Un grazie particolare allo scrittore Matteo Corradini per aver tenuto una “lezione” coinvolgente, piena di contenuti con un linguaggio giovane e sciolto che ha appassionato tutti i nostri ragazzi”.

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