Dal 1978 la SIP propose elenchi telefonici più gradevoli visto che ormai stavano entrando in ogni casa, a Montecosaro quasi una famiglia su tre; per questo decisero di inserire nelle copertine immagini a colori di un monumento significativo del territorio, che nel nostro caso comprendeva Macerata, Ascoli Piceno e tutto il Fermano. A sorpresa sul nuovo elenco apparve l’Annunziata e quasi sicuramente la bella impresa si doveva al vulcanico parroco che da anni si prodigava a favore della chiesa, e mi piace qui sottolineare che nelle didascalie evitò di inserire altre dizioni fuorvianti anche se care ad una certa pubblicistica: non ne ero a conoscenza e lo
registro con piacere perché era un vero innamorato dell’Annunziata.
Contemporaneamente fece stampare un primo opuscolo di otto pagine con 15 belle foto a colori, tra cui l’affresco dell’Annunciazione, e due del centro storico, tutte di Enzo Cervellini, se leggo bene. L’ampio testo iniziale e le articolate didascalie furono curate dal prof. Giuseppe Avarucci, un cappuccino che negli anni precedenti don Mauro aveva avvicinato per decifrare le numerose e complicate epigrafi medievali presenti nella chiesa: pubblicate nel 1975 in un agile volumetto, sono un prezioso contributo per la storia dell’Annunziata.
Carlo Castignani