Ricorre oggi il decimo anniversario della scomparsa di don Bernardo Scendoni (21 giugno 2012), per i montecosaresi don Berna’, don Bernardone o padre Sventola.
Incuteva soggezione solo a guardarlo: alto, robusto, sguardo severo; creava stupore nell’ascoltarlo: voce potente, dizione zoppicante; destava interesse nel conoscerlo: carattere particolare e inverosimilmente disordinato. Ma era buono, umile, amato e benvoluto da tutti i parrocchiani.
Nato ad Ortezzano l’11 marzo 1929, è diventato sacerdote il 29 giugno 1955. Undici lustri di permanenza nel nostro paese ne hanno fatto un montecosarese a tutti gli effetti, prima vice-parroco, poi parroco fino al 2008 (sostituito da don Giordano De Angelis) e, fino al 2012, ospitato nella Casa di Riposo Antonio Gatti.
Dal suo testamento spirituale:
“… Sono vissuto nell’unica religione cristiana cattolica, intendo anche morirvi. Ringrazio innanzitutto per sua bontà di avermi chiamato indegnamente al sacerdozio e per avermi affidata una porzione del suo gregge, in qualità di parroco. Confesso di aver mancato tante volte ai miei doveri. Come chiedo scusa a chiunque avessi offeso anche involontariamente. Così se avessi ricevuto qualche torto, so di averlo perdonato e dimenticato per cui mi sembra di essere in pace con tutti. Ma a tutti chiedo la carità di un suffragio, perché il Signore usi misericordia dei miei peccati. Cari, vi ho voluto sempre bene e continuerò a volervene sempre nel Signore, nel quale ci diamo appuntamento [….]”