Il conto dei centri più colpiti e quindi inseriti nel cratere del terremoto sale a 128, di cui 86 nelle Marche. La provincia di Macerata è quella che ha più comuni interessati, esattamente 46: Acquacanina, Apiro, Belforte, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte San Martino, Montecavallo, Muccia, Penna S. Giovanni, Petriolo, Pievebovigliana, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
Della provincia di Macerata restano fuori soltanto 11 comuni della fascia costiera: Appignano, Civitanova, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Potenza Picena, Porto Recanati, Recanati.
È questa la geografia dell’emergenza disegnata dal commissario Vasco Errani nella relazione tecnica che accompagna il decreto per la ricostruzione post terremoto. L’elenco dovrebbe essere ufficializzato in giornata, ma la bozza rispecchia le assicurazioni date nei giorni scorsi dallo stesso Errani, che ha sostanzialmente raddoppiato il cratere disegnato dopo la scossa del 24 agosto. Il decreto originario, infatti, prevedeva sessanta comuni, quindici dei quali nel Maceratese.